Condividendo il nostro stare insieme ci siamo resi conto che bisogna darsi delle regole che vengano rispettate da tutti. Riportiamo qui sotto le considerazioni espresse da una ragazza del gruppo a tale proposito :

 

LE REGOLE  E “LA RONDINE

 

Le regole del nostro Gruppo “La Rondine” sono come il piccolo dizionario colorato che sta nel mio scrittoio: è fatto di sinonimi e contrari.

Nel cielo costellato di stelle e aperto a nuove galassie di una malata di schizofrenia, avere un piccolo riferimento a quello che sono tenuta a fare e a non dire, è quasi una fortuna.

Si possono avere comportamenti uguali agli altri membri del Gruppo se si rispettano le regole; e se non si capiscono, come succedeva a me nei primi tempi della frequenza, basta aprire questo piccolo vocabolario fatto delle voci di tutti ma soprattutto di quelle degli animatori. Spesso dure, quasi penetranti, scatenano la reazione di rispondere subito con la voce del contrario. A frenare il comportamento conforme ad evasioni, ci pensa l’immediata riflessione a che noi, finalmente membri di un gruppo, non si offenda qualcuno facendo qualcosa di non consentito.

Ecco che (nei ricordi della mente n.d.r.) entrano in scena le equipe di lavoro che ti seguono: gli operatori, i medici, gli psichiatri. Poi uno su tutti primeggia e conferma l’importanza della regola. E’ il nostro medico psichiatra dott. Emanuele Correggiari a cui non sfugge una sfumatura del nostro modo di fare.

Se hai sbagliato, e questa è la fortuna che hai  a “La Rondine”, niente di strano capita; solo discussione, revisione, consigli e richiesta della nostra migliore buona volontà, perché gli sforzi, dice Loredana, sono apprezzati tanto quanto la nostra adesione alla regola sia essa espressa o tacita.

Non voglio dire che le regole che guidano il gruppo assurgano al ruolo di legge: chi le viola è punito; ma come ho fatto cenno sopra, la coscienza e il desiderio di fare le cose nel modo giusto, sono subito sollecitate alla riflessione. Da qui il passo è breve per la comunicazione di ciò che si vuole fare. Farlo è solo seguire il consiglio, aderire col comportamento alla regola e ringraziare la psiche, la nostra psiche, a che sia ancora capace di aderire alle scelte comuni, quelle che ci tolgono dall’isolamento, dalla confusione mentale e dal ricordo, quasi ossessivo, del ripetersi di errori fino al diventare vizi.

Sono i vizi che le regole, se rispettate e applicate, tolgono e che gli altri, i nostri vicini, familiari o non, non perdonano più, ma notano che, anche se  con fatica, sono stati tolti, oppure contenuti, alle sole esigenze del gruppo.

Oserei dire che la regola permette anche di chiedere: “fa osare” a un modo nuovo di atteggiarsi all’altro compagno di avventura di una strana storia di vita, quella del disagio mentale.

 

marzo 2008                                                Fulvia

 

 

 

LE NOSTRE REGOLE

15 maggio 1999

 

1.          Rispettare le esigenze degli altri ;

2.          Parlare bene, educatamente, gentilmente e non volgare ;

3.          Rispettarsi ed essere spontanei ;

4.          Rispettare le regole del giorno ;

5.          Ricordare che la libertà di uno finisce dove comincia la libertà dell’altro ;

6.          Divertirsi, stare in compagnia, volersi bene e non prendersi in giro ;

7.          Non eccedere nelle volgarità sia verbale che scritte ;

8.          Limpidezza e spontaneità nei rapporti - chiarezza - cercare di evitare di creare disagio nelle altre persone ;

9.          Non creare gruppetti - rendere partecipi tutti – non escludere ;

10.     Bisogna avere capacità di adattamento e non imporre la propria idea.

 

 

AGGIORNAMENTO DELLE NOSTRE REGOLE

26 maggio 2001

 

  1. Rispettare le esigenze degli altri ;
  2. Esprimere i propri bisogni all’interno del gruppo ;
  3. Condividere in gruppo le proposte di svago/divertimento ;
  4. RENDERE PARTECIPI TUTTI SENZA ESCLUDERE ALCUNO ;
  5. Non dare giudizi o valutazioni sulle persone ;
  6. Esprimere in gruppo, con rispetto, le proprie opinioni su fatti che non approviamo ;
  7. Adattare le iniziative alla persona che , al momento , ha maggiori difficoltà ;
  8. Collaborare tutti insieme per realizzare gli obiettivi comuni ;
  9. Non tenere i telefonini accesi .

 

A.i.t.sa.m. Sinistra Piave - Centro di integrazione sociale "La Rondine" - 31029 Vittorio Veneto (Tv) - sito web: www.aitsam-larondine.it